Al Mare d’inverno, in giornate illuminate dal sole, ingrigite dalla pioggia, offuscate dalla nebbia o imbiancate dalla neve, cammino a lungo sulle spiagge alla ricerca e raccolta di materiali per le mie opere, quanto la Natura e i fiumi hanno consegnato,insieme a quanto l’uomo insensibile ha abbandonato. E’ durante questa camminate, in questo spazio di naturale creatività, di fantasia che mi fa sognare ed emozionare mi abbandono anche allo scatto fotografico, fissando le immagini di tutto ciò che mi circonda, di tutto ciò che vedo e raccolgo. Non ho la padronanza tecnica della macchina fotografica, la regolo in automatico e scatto. Non cerco la perfezione delle immagini, l’importante e che se anche si presentano sfocate o meno, nitide o meno, riescano a mantenere leggibilità, plasticità e tridimensionalità, a trasmettere ugualmente la loro bellezza tramite le proporzioni, i contrasti di luce e colore rapiti al momento dello scatto. In questo modo spontaneo e immediato ben lontano dalla magistrale tecnica fotografica dei grandi Maestri, seguo il pensiero di uno di loro, Henry Cartier Bresson: “ La macchina fotografica è per me un blocco di schizzi, lo strumento dell’intuito e della spontaneità. Fotografare è porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. Diviene una posa fisica e intellettuale catturare l’immagine trattenendo il respiro quando le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace. In questo punto l’immagine catturata diviene una grande gioia fisica e intellettuale. E’ un modo di vivere. “ (Contrasto 2014). Corrado Askerz (Korrad) ps: I commenti,“Frammenti di Riflessioni” che accompagnano le foto, sono di Sergio Soliani che………con cuore e matita è sempre pronto a far scattare il click dei sentimenti.
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